lunedì 11 agosto 2014

Gli amici di Leo

Ieri ricorreva l’anniversario della nascita di Clarence Leonidas Fender (nato in California, ad Anaheim, il 10 agosto 1909 e scomparso a Fullerton, 21 marzo 1991).
Della sua vita, dell’importanza delle due invenzioni per la Storia del Rock hanno scritto un po’ tutti, noi vorremmo ricordarlo attraverso le parole di chi ha portato le sue chitarre e i suoi bassi suoi palchi di tutto il mondo.

«Di tutte le chitarre in tutto il mondo, la Fender Mustang è la mia preferita. Sono strumenti a buon mercato e totalmente inefficienti, suonano da schifo e sono molto piccole».
Kurt Cobain

«La Stratocaster è robusta e forte come un mulo ma ha l’eleganza di un cavallo da corsa. Ha tutto quello che serve ed è raro trovare oggetti così. È una vera e propria opera d’arte».
Keith Richards

«Senza il basso Fender, non ci sarebbe rock n'roll o la Motown. La chitarra elettrica stava aspettando un partner all’altezza circa dal 1939. Quando la sezione ritmica è diventata elettrica è cambiato tutto».
Quincy Jones

«Adoro la forma della Strato. Amo i tre pickup, la forma della paletta, del manico. Anche se non fosse stata una chitarra ma un fermoposta, o qualcosa del genere, sarebbe comunque stato un grande oggetto».
George Harrison

«Mio zio aveva una versione portoghese di un ukulele. Veniva tirato fuori dopo cena per cantare canzoni popolari. Io non vedevo l’ora che finissero, così da poterci mettere su le mani. Inoltre lo zio aveva anche un amplificatore Fender e una chitarra elettrica. Ho passato ore a fare suoni a caso. Avrò avuto sette o otto anni».
Joe Perry

«Suonare una Fender è un’arte di per sé. Perdono sempre l’accordatura».
Ritchie Blackmore

«Sfido chiunque a creare un design migliore per una chitarra. La Stratocaster è perfetta».
Eric Clatpon

Nessun commento:

Posta un commento